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Descrizione
Un vecchio terreno abbandonato, le colline del monte Stella che degradano dolcemente verso il mare e la splendida piana di Paestum sono gli elementi che combinati insieme danno vita alla piccola azienda Casebianche guidata da Pasquale Mitrano e Elisabetta Iuorio.
Un'azienda in cui si producono vini naturali come una volta, certificata biologica e con lavorazioni limitate alla sola terra.
Il Pashkà 2018 è un rosso frizzante prodotto da vecchie vigne tramite rifermentazione sui liviti in bottiglia.
Un vino che mette allegria, brioso da assaporare durante in pic-nic in compagnia degli amici più stretti
Porpora con spuma violacea.
Offre uno spettro olfattivo di melagrana, frutti di bosco, rosa e violetta, con chiusura di spezie dolci ed erbe aromatiche.
Si concede cremoso, fruttato, di giusta freschezza e sapidità.
Accompagna antipasti di terra e di mare, primi e secondi di mare, pizza rustica, tonno e salmone alla piastra. Perfetto come aperitivo.
Dettagli
ANNO | 2019 |
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VITIGNI | 50% Aglianico, 50% Barbera |
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ALCOL | 12.00 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | IGT Paestum |
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TEMPERATURA | 14-16 |
UBICAZIONE | Torchiara (SA) |
AFFINAMENTO | Rifermentato in bottiglia con lieviti indigeni e mosto fiore. Sboccatura non effettuata. |
DECANTAZIONE | 1 ora |
TIPOLOGIA | Rossi |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Gambero Rosso | 2017 | ![]() |
Wine Advocated | 2017 | 87 |
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Cantina
Nome: Casebianche
Anno avviamento: 2000
Ettari coltivati: 5
Nome enologo: Fortunato Sebastiano
Indirizzo: Via Case Bianche, 8 - Torchiara (SA)
Sito web: www.casebianche.eu
Situata nella zona nord occidentale del CIlendo DOP, in località Torchiara, troviamo la tenuta dei coniugi Elisabetta Iurorio e Pasquale Mitrano, che abbandonata la professione di architetti, alla fine degli anni novanta iniziarono a dedicarsi in pieno all'agricoltura, riportando a "nuova vita" alcuni vecchi vigneti di famiglia abbandonati. L'azienda viene fondata nel 2000, anni in cui i due ex architetti iniziano con le prime vinificazioni sperifimentali. Nel 2006 le loro strade incrociano quella dell'enologo Fortunato Sebastiano, epserto di vitucultura sostenivile, con il quale sanciscono un florido e duratura rapporto di collaborazione. La filosofia aziendale adotta in pieno i protocolli di conduzione biologica e biodinamica, che in vigna si traducono con interventi meccanici ridotti al minimo e con luso esclusivo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee in cantina. Ottima la performance dellIscadoro 2015, che torna ad essere presente dopo lassenza della scorsa Edizione, causa un millesimo difficile come quello 2014. Briosi e piacevoli i risultati ottenuti sul fronte delle bollicine, che questanno si arricchiscono di un nuovo e frizzante esponente, il Pashkà 2016 elaborato con un blend alla pari fra Aglianico e Barbera, ottenuto con rifermentazione in bottiglia, utilizzando come liquer de tirage il mosto fiore dello stesso e messo in commercio privo di sboccatura. Salta un millesimo il Cupersito, colpito dalla stessa sorte toccata allIscadoro 2014.