Castello Banfi Moscadello di Montalcino Florus Vendemmia Tardiva 0.5L 2018

21,87 €
+-
  1. Artigianali

Descrizione

Dettagli del vino

Una "perla" storica del territorio Montalcinese e di Banfi: perfetto equilibrio tra espressione aromatica e acidità.

SPEDIZIONE GRATUITA PER ORDINI SUPERIORI AI 49 EURO

Olfatto

Al naso spiccano intensi sentori di albicocca disidratata, miele e arancio candito.

Gusto

In bocca il notevole residuo zuccherino è ben bilanciato da una buona acidità. Equilibrato, setoso e molto persistente.

Abbinamenti

Perfetto come vino da meditazione ma anche in abbinamento a pasticceria secca come i cantucci tipici di Siena o a formaggi molto stagionati o erborinati.

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Caratteristiche

ANNO 2018
SISTEMA DI ALLEVAMENTO Cordone speronato
ALCOL 15.00
FORMATO 0,50 L

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Informazioni

CLASSIFICAZIONE DOC Moscadello di Montalcino
TEMPERATURA 10-12
TERRENO Prevalentemente argilloso e poco profondo con presenza di ciottoli.
AFFINAMENTO 20% in barrique di rovere francese da 350 l e la restante parte in acciaio.
PRODUZIONE ANNUA 19000
PIANTE PER ETTARO 4200
VINIFICAZIONE Appassimento: naturale in pianta. Fermentazione: a temperatura controllata (16-18 °C) in tini in acciaio e una piccola parte in barrique di rovere francese (350 l).
TIPOLOGIA Dolci
RESA ETTARO 30 q.

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Premi

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Cantina

Nome: Banfi
Anno avviamento: 1978
Ettari coltivati: 850
Indirizzo: Castello di Poggio alle Mura - Montalcino (SI)
Sito web: castellobanfi.com/it/

Banfi nasce in Toscana sul finire degli anni ’70. Il nome dell’azienda ha origini lontane ed è un omaggio a Teodolinda Banfi, prozìa dei due fratelli Mariani, fondatori di una delle etichette di vino più note e diffuse in tutto il mondo. Teodolinda fu un’esperta conoscitrice di vino e trasmise questa sua passione al nipote Giovanni, che nel 1919 fondò la Banfi Vintners, nota azienda d’importazione di vini negli Stati Uniti. Più tardi John e Harry Mariani, figli di Giovanni, decidono di affiancare alla distribuzione la produzione propria e fondano nel 1978 un’azienda vitivinicola in Toscana sulle morbide colline di Montalcino. Nasce così Banfi. Il cuore vitale di Banfi batte nei 2830 ettari della tenuta Castello Banfi di cui un terzo è coltivato a vigneto e la parte restante è occupata da oliveti, frutteti e bosco. Il vitigno principe è il Sangiovese, ma trovano spazio anche gli internazionali Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Chardonnay e Sauvignon Blanc. Ciascuno coltivato secondo un attento studio del territorio e delle condizioni microclimatiche non solo di Montalcino, ma anche delle zone di Bolgheri e del Chianti dove Banfi ha nel tempo esteso i suoi vigneti. La produzione di Banfi si è sempre fondata sulla ricerca della qualità del prodotto e dell’eccellenza tanto in vigna quanto in cantina. Da subito sono stati condotti numerosi studi sui cloni di Sangiovese per rintracciarne le varianti clonali migliori, capaci di esprimere tutta la complessità di questo straordinario vitigno. Sui 650 cloni individuati originariamente, ne sono stati selezionati quindici e dal 1992 ogni nuovo impianto prevede l’affiancamento di 3 o 4 cloni diversi, complementari fra loro. Le ricerche sono state condotte anche sui legni delle oltre 7000 barriques in cui riposano i grandi rossi dell’azienda. Il rovere francese, scelto per l’affinamento, è stagionato e tostato direttamente nella tenuta. Non potevano mancare innovazioni anche in cantina, dove gli acini, selezionati rigorosamente a mano, fermentano in tini compositi che valorizzano al massimo le qualità del legno e dell’acciaio insieme.