Castello di Albola Chianti Classico Gran Selezione Il Solatio 2017
Descrizione
Dettagli del vino
Nel cuore della tenuta di Castello di Albola, in una posizione formidabile che rende magico lo scosceso pendio chiamato Solatìo per la sua esposizione alla piena luce del sole di Sud?Est, ecco una parcella di poco meno di un ettaro tenuta a Sangiovese. L'altitudine, che varia dai 550 ai 580 metri, e il suolo roccioso sono gli elementi fondanti de Il Solatìo, da cui si ottiene un Chianti Classico Gran Selezione di raro pregio. La classe cristallina di questo vino risiede nei suoi profumi eleganti impreziositi di rarefatte sensazioni speziate, nei tannini finissimi e nel sorso diritto e composto, tanto da qualificarsi come l'espressione più nitida del vitigno.
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Colore
Rosso rubino intenso con riflessi granati.

Olfatto
Intenso con sentori di confettura di ciliegia, note officinali, speziate di cannella, pepe e tabacco.

Gusto
Elegante e sapido con note di frutta a bacca rossa scura e spezie. Finale lungo e persistente.

Abbinamenti
Si abbina con carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.
Dettagli
Caratteristiche
ANNO | 2017 |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | Cordone speronato. |
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ALCOL | 13.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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RACCOLTO | Manuale in bins. Prima decade di Ottobre. |
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Dettagli
Informazioni
CLASSIFICAZIONE | DOCG Chianti Classico |
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TEMPERATURA | 16-18 |
UBICAZIONE | Radda in Chianti, Chianti Classico |
TERRENO | Singolo vigneto di meno di un ettaro dell'età di circa 20 anni. Il pendio scosceso e roccioso, chiamato Solatio per la sua esposizione a sud-est ad una altitudine 550-580 m, è caratterizzato da un terreno quasi esclusivamente costituito da frammenti di roccia - Alberese - particolarmente permeabile e a bassa fertilità. |
AFFINAMENTO | Completata la macerazione e la fermentazione malolattica il vino è posto a maturare in barrique di rovere di Allier per 14 mesi. Segue un lungo affinnamento in bottiglia di circa un anno e mezzo. Il connubio territorio e tradizione consente di ottenere la vera espressione del Sangiovese di Radda, un vino di grande finezza e personalità. |
PRODUZIONE ANNUA | 3000 |
PIANTE PER ETTARO | 5000 |
VINIFICAZIONE | Il mosto ottenuto da uve Sangiovese in purezza è sottoposto ad una vinificazione in rosso semplice e tradizionale che prevede una macerazione di circa 3 settimane. |
DECANTAZIONE | 1 ora |
TIPOLOGIA | Rossi |
RESA ETTARO | 50 q. |
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Premi
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Bibenda | 2017 | ![]() |
Wine Spectator | 2016 | 92 |
James Suckling | 2013 | 94 |
James Suckling | 2015 | 94 |
James Suckling | 2016 | 95 |
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Cantina
Nome: Castello d'Albola
Anno avviamento: 1979
Ettari coltivati: 140
Nome enologo: Alessandro Gallo
Indirizzo: Via Pian d'Albola, 31 - Radda in Chianti (SI)
Sito web: www.albola.it
Di Albola si parla a proposito dei possedimenti di Carlo IV e la prima traccia certa del sito si ha in alcuni rogiti e da un documento notarile del 1010 che regola i rapporti tra alcuni fittavoli albolesi e Arnolfo II arcivescovo di Milano. La diocesi milanese tenne in possesso queste terre per circa tre secoli. Poi se ne conosce la dipendenza dalla Badia di Coltibuono. Dal XVI secolo in poi Albola diviene uno dei possedimenti più ambiti dalle famiglie fiorentine. Lo testimonia l'interesse dei Samminiati che agli inizi del '600, estintasi la discendenza maschile degli Acciaiuoli, entrano in possesso di Pian d'Albola per via delle nozze tra Ascanio Samminiati e Caterina Acciaiuoli. Alla morte del Samminiati, sempre per via di matrimonio, la proprietà passò ai Pazzi, una delle più nobili e antiche famiglie fiorentine che la tennero di fatto fino a metà dell'800. Per il secolo successivo Pian d'Albola, che nel censimento generale del Chianti del 1832 era dichiarato come uno dei pochissimi fondi autosufficienti di tutta la zona, conobbe diversi proprietari finché nel 1940 fu acquistata dal Principe Giovanni Ginori Conti e quaranta anni dopo divenne proprietà della Famiglia Zonin per iniziare il suo secondo Rinascimento.