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Descrizione
Il Brunello di Montalcino Cupano nasce nell'omonima cantina fondata neglia anni 70 da un direttore della fotografia cinematografica francese Lionel Cousin che, sedotto dalle terre toscane, decide di lasciare tutto ed insieme alla moglie Ornella iniziare la sua avventura nel vino.
Dalla Francia porta con sè alcuni principi tipici della tradizione vinicola della Borgogna, pochi ettari di terreno, basse rese delle vigne e l'utilizzo delle metodologie biodinamiche-biologiche che uniti alle caratteristiche territoriali di queste zone hanno reso possibile la creazione di vini straordinari.
Il Brunello 2008 è un biologico realizzato con Sangiovese in purezza, un vino che esce dalla routine tradizionale riuscendo a raggiungere livelli di qualità eccellenti.
Un Brunello complesso ed elegante, che affina più di 4 anni in barrique e nel quale ritroviamo tutta la passione di questa cantina.
Un Brunello che non può mancare nella cantina degli amatori di questo vino.
Un classico che si abbina alla cacciagione, arrosti e carne rossa.
Rosso rubino luminoso tendente al granato.
Avvolgente e molto intenso, di fiori rossi appassiti, sottobosco, frutta rossa, erbe balsamiche e spezie dolci.
Energico, robusto e strutturato, dotato di freschezza e sapidità, con lunga persistenza fruttata.
Un classico che si abbina alla cacciagione, arrosti e carne rossa.
Dettagli
ANNO | 2015 |
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ALCOL | 14.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | DOCG Brunello di Montalcino |
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TEMPERATURA | 18-20 |
UBICAZIONE | Podere Centine (SI) |
DECANTAZIONE | 2 ore |
TIPOLOGIA | Rossi |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Wine Advocated | 2008 | 94 |
Wine Advocated | 2009 | 91 |
James Suckling | 2007 | 93 |
James Suckling | 2008 | 91 |
James Suckling | 2009 | 89 |
James Suckling | 2010 | 94 |
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Cantina
Nome: Cupano
Anno avviamento: 1996
Ettari coltivati: 4
Nome enologo: Lionel Cousin
Indirizzo: Podere Centine (SI)
Sito web: www.cupano.it
La nostra storia con Montalcino è cominciata nei primi anni settanta. Viviamo su una collina di sassi sopra lOmbrone, che assicura drenaggio, ricchezza di minerali e una vista meravigliosa, e che anno dopo anno si rivela essere un vrai, grand terroir. Il nostro mentore è stato Henri Jayer di Borgogna con le sue ferree convinzioni: pochi ettari, vino fatto in vigna, nessun pesticida o fertilizzante chimico, rese limitate in vendemmia eliminando ancora sulla tavola di cernita ogni traccia di uva non matura o ammuffita, lieviti autoctoni, malolattica sulle fecce fini in barriques francesi di media tostatura. Carlo Ferrini ha scelto i terreni e le barbatelle, il sesto dimpianto, laltezza dei cordoni. François Bouchet fino alla sua recente scomparsa ci ha iniziato alla biodinamica, la biodinamica semplice ed efficace di un vecchio vagnaiolo quale lui era. E quando Giulio Gambelli, fissandoci in silenzio con il bicchiere in mano, si avvita lindice sulla guancia, imbottigliamo. Grazie a questi maestri cerchiamo di mettere nel vino una stagione, la memoria, il paesaggio, un incanto.