Kurtatsch Schiava Sonntaler Alte Reben 2021

14,29 €
+-
  1. Artigianali
  2. Vecchie vigne

Descrizione

Dettagli del vino

Quando i romani nel 15 a. C. dalla pianura padana salirono verso Bolzano e conquistarono la Rezia, trovarono una cultura vinicola esistente da oltre 500 anni. È plausibile l'ipotesi che a quei tempi venisse già coltivata la Schiava, il cui nome tedesco "Vernatsch" è derivato dal latino "vernaculus" = "indigeno". Il "Sonntaler" è un assemblaggio di diverse varietà di schiava (con un'alta percentuale di schiava grigia) e viene coltivato nei vigneti più antichi (area viticola più vecchia: anno di impianto 1933) della Cantina Kurtatsch. Queste vecchie viti danno per natura raccolti modesti e perciò di qualità molto pregiata.

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Colore

Rosso rubino brillante.

Olfatto

Il bouquet di aromi è intenso e variegato ed evoca i primi frutti d'estate: ciliegie duracine, fragole selvatiche, ribes rosso.

Gusto

Il corpo, elegante e snello, si presenta deciso al palato. tannini a grana fine conferiscono al frutto morbido, tipicamente varietale della Schiava, un finale lungo e vigoroso.

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Caratteristiche

ANNO 2021
VITIGNI Schiava Grigia, Schiava - Vernatsch
ALCOL 12.50
FORMATO 0,75 L Standard

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Informazioni

CLASSIFICAZIONE DOC Alto Adige o dell?Alto Adige (Südtirol o Südtiroler)
TEMPERATURA 14-16
UBICAZIONE Cortaccia (BZ)
AFFINAMENTO In grandi fusti di legno.
VINIFICAZIONE Fermentazione a temperatura controllata del mosto in fusti d'acciaio con regolare immersione del panello di vinaccia nel liquido. Fermentazione malolattica in grandi fusti di legno.
DECANTAZIONE 1 ora
TIPOLOGIA Rossi
ZUCCHERO 1.8 g/l
ACIDITÁ 4.2 g/l

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Nome: Cortaccia/Kurtatsch
Anno avviamento: 1900
Ettari coltivati: 190
Nome enologo: Othmar Donà
Indirizzo: Strada del Vino, 23 - Cortaccia (BZ)
Sito web: www.kellerei-kurtatsch.it

In seguito ad una grave crisi dilagante nel settore vinicolo, al 13 maggio 1900, 42 viticoltori di Cortaccia decisero di effettuare la prima assemblea generale della cantina Sociale nella quale fu eletto presidente Johann Kofler che rimase in carica fino al 1924. Fino a quel momento l’uva era venduta all’ingrosso trasportandola con i carri trainati da buoi fino a Cornaiano ed impiegando un’intera giornata per conferire dieci ettolitri d’uva che successivamente, una volta lavorata, avrebbe raggiunto i diversi mercati dell’Impero ed esteri. A quel tempo non esisteva alcun commercio al dettaglio e si dovette attendere il termine della prima Guerra Mondiale per registrare la vendita della prima bottiglia di vino. Nel 1905 fu consegnato un quantitativo di appena 3.000 ettolitri, ma nel 1913 il direttivo dovette confrontarsi con una grave crisi sul collocamento del vino a causa della concorrenza esercitata del Tirolo italiano che faceva pressione sui prezzi. Nel 1918 alla fine della Guerra Mondiale in seguito alla difficile situazione creatasi (acquartieramento delle truppe nella cantina) era impossibile eseguire nessun lavoro in cantina. Poiché fino a quel momento non era stato venduto alcun quantitativo di vino, riuscirono a pagare ai soci la bassa cifra di circa 40 corone ad ettolitri. Dopo alcuni anni in seguito ai grandi cambiamenti politici, economici e cooperativistici fu deciso di aumentare il numero di soci tant’è vero che nel 1926 entrarono a far parte 57 nuovi soci costruendo una nuova cantina dotata di botti per 12.000 ettolitri. Nel frattempo era stato eletto il nuovo presidente nella persona di Alois Anrather che ricoprì l’incarico dal 1924 al 1928. Purtroppo in seguito alla costruzione dell’ospedale nel 1925 l’amministrazione comunale aumentò l’affitto da 1.400 Lire a 2.500 Lire. La costruzione della nuova struttura per 1.200.000 Lire indebitò notevolmente la cantina e già al 24 ottobre 1928, con il crack della Borsa di New York che colpì l’economia mondiale fece crollare il commercio, aumentò la disoccupazione e le banche esigevano il ritorno dei capitali che costrinsero la cantina ad un’affannosa ricerca di denaro liquido. In quel periodo la presidenza era rivestita da Franz Orian che rimase fino al 1929. La situazione era evidentemente critica ed in particolare il Barone Widmann si preoccupò ottenendo dal Ministero degli Interni, tramite quello dell’agricoltura, un contributo straordinario di 334.928 Lire sotto il titolo: ”Contributo per gli Agricoltori Benemeriti”. Nel 1929 fu eletto alla presidenza Josef Gabasch che rimase in carica fino al 1936. Purtroppo la situazione economica italiana negli anni trenta fece sentire i suoi effetti anche sulla Cantina Sociale: il vino non era commerciabile ed i debiti per la nuova costruzione premevano sempre più. Pertanto i soci per non perdere casa e campagna decisero tra il 1934 ed il 1938 di mettere la vecchia cantina in liquidazione e mantenere la nuova. I liquidatori presentarono la relazione finale all’assemblea generale in data 28 giugno 1941 e così nacque la ”nuova Cantina Sociale”. Gia in questo periodo era subentrato (1936) come presidente Ernst Mayr che proseguì la carica fino al 1965. Mayr dovette condurre la cantina attraversando un lungo periodo difficile tra le opzioni e la seconda Guerra Mondiale e solo nel 1962, su pressione del direttivo, fu assunto Albin Pomella come direttore tecnico. Il successore di Mayr fu Anton Orian (1965 – 1989), che ebbe la gioia di inaugurare nel 1977 la prima catena d’imbottigliamento e l’ampliamento delle strutture per il conferimento dell’uva. Dal 1988 iniziò ad aumentare il numero dei soci, raggiungendo un massimo di 267. Nel 1989 fu eletto come presidente Dott. Arnold Terzer che dovrebbe stare alla guida della cantina fino a dicembre 2007.Negli ultimi 10 anni furono investiti 5 milioni di Euro sovvenzionati in parte dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Oggi come oggi la cantina si presenta con una struttura moderna, adatta a lavorare varie quantità e qualità di uve. Per prima cantina dell’Alto Adige nel 2005, la Cantina Prod. Cortaccia è certificata IFS (International food standard). Dal dicembre 2007 il presidente della Cantina è Edmund Morandell.