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Descrizione
L'azienda agricola Castello di Lispida sorge a Monselice, ai piedi dei Colli Euganei. La cantina è guidata da Alessandro Sgaravatti, allievo di Gravner e quindi profondo estimatore dell'antica produzione in anfore.
Il terreno su cui si estendono i vigneti non è sottoposto a lavorazione, i diserbanti chimici sono vietati e si cerca di conservare l'equilibrio della vite con il suo ecosistema. Per garantire una crescita sana delle viti sono stati collocati un centinaio di nidi di diversi animali che contribuiranno alla creazione di un ambiente ideale per la maturazione delle uve
L'Amphora Bianco, nasce nel 2003, ed è uno dei primi bianchi italiani ad essere interamente prodotto in anfore di terracotta. Vino semplice e versatile, dalla beva intrigante con finale lungo e persistente.
Un bianco prodotto seguendo antiche tecniche oggi tornate di moda.
Giallo dorato intenso e opaco, con riflessi ambrati.
Mostra sentori complessi di frutta gialla, con una piacevole trama speziata.
Il sorso è possente e fiero, si distende con sapidità e freschezza, chiudendo con grande profondità.
Piatti di struttura.
Dettagli
ANNO | 2018 |
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VITIGNI | Ribolla Gialla, Friulano |
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ALCOL | 13.00 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
TEMPERATURA | 12-14 |
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UBICAZIONE | Monselice(PD) |
TERRENO | Roccia vulcanica |
AFFINAMENTO | Successivo affinamento per 8 mesi in dolia di terracotta. Operazioni enologiche per la stabilizzazione del prodotto: nessuna. Filtrazione: nessuna. |
PIANTE PER ETTARO | 9.000 |
VINIFICAZIONE | La fermentazione è svolta in maniera spontanea in anfore di terracotta sepolte con follature giornaliere e senza controllo della temperatura. Macerazione sulle bucce: 6 mesi. |
TIPOLOGIA | Bianchi |
RESA ETTARO | 20 hl |
Dettagli
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Cantina
Nome: Lispida
Indirizzo: Via IV Novembre, 4 - Monselice(PD)
Sito web: https://www.lispida.com/it/vini-naturali/
Papa Eugenio III nel 1150 conferma allordine monastico di SantAgostino il possesso del colle e di una chiesa dedicata a S.Maria di Ispida. Il monastero di Lispida, sorto in posizione isolata e tranquilla, fu sempre un luogo ricco di fascino, oltre che un ambiente ideale per la coltivazione della vite e dellolivo. Nel 1485 il Doge della Repubblica di Venezia Giovanni Mocenigo confisca ai monaci la proprietà : affinché le vigne, gli olivi e i campi non siano abbandonati, siano seminati e coltivati nella giusta stagione, e la pietra del colle ci venga mandata con regolarità. La storia monastica di Lispida si interrompe nel 1792. La proprietà viene in seguito acquistata dai conti Corinaldi, i quali sui resti del vetusto monastero edificano le costruzioni che oggi vediamo, le dotano di cantine imponenti e iniziano la produzione di vini rinomati in tutta Europa. Durante la prima guerra mondiale il Castello di Lispida ospita il quartier generale del re Vittorio Emanuele III°. Alla fine degli anni 50 , con limpianto di nuovi vigneti e con programmi di vinificazione legati ai tradizionali processi produttivi preindustriali, lazienda riprende la sua vocazione vitivinicola.