Pojer e Sandri Sauvignon 2021

14,38 €
+-
  1. Artigianali
  2. Vignaiolo indipendente

Descrizione

Dettagli del vino

Pojer e Sandri è una cantina nata dalla voglia di due amici di rincorrere un sogno in cui sostenibilità, innovazione e sperimentazione potessero coesistere per realizzare vini dalla forte personalità.

Oggi quel sogno è pienamente realizzato e la cantina si è segnalata per alcune innovazioni di fondamentale impulso per tutta la produzione vinicola nazionale, tra le quali il fatto di essere stata una tra le prime ad introdurre lo Chardonnay e la produzione di Sauvignon Blanc.

Il Sauvignon Blanc lega la sua affermazione alla storia di Pojer e Sandri e nasce da uve coltivate a Faedo, località ricca di roccia vulcanica dove il clima è mitigato dall'influenza dell'Ora del Garda.

Le uve vengono sottoposte al processo, creato in azienda, dell'iper-riduzione delle uve in grado di ridurre al minimo l'ossidazione e garantendo l'aromaticità naturale del vitigno.

Bianco poliedrico dalle caratteristiche spiccatamente varietali.

SPEDIZIONE GRATUITA PER ORDINI SUPERIORI AI 49 EURO

Colore

Giallo paglierino con riflessi verdognoli.

Olfatto

Dal profumo netto, intenso, tipicamente varietale (sentore di fiori di sambuco, fico, foglie di pomodoro) con delicate sfumature fruttate che ricordano la pesca, l'albicocca e il ribes nero.

Gusto

Si riscontra ottima corrispondenza naso-palato.

Abbinamenti

È un vino bianco di eccezionale pregio che si accosta egregiamente agli antipasti, ai crostacei ed al pesce in genere, ma non disdegna affatto di essere offerto come aperitivo.

Dettagli

Caratteristiche

ANNO 2021
SISTEMA DI ALLEVAMENTO "Pergoletta trentina aperta"
ALCOL 12.50
FORMATO 0,75 L Standard

Dettagli

Informazioni

CLASSIFICAZIONE IGT Vigneti delle Dolimiti o Weinberg Dolomiten
TEMPERATURA 10-12
UBICAZIONE Palai, Frait, Valbona
TERRENO Faedo si trova tra la formazione permiana della piattaforma porfirica (roccia vulcanica) e i depositi werfeniani di arenarie, siltiti, marne, calcari e dolomie. Il terreno è variabile in profondità da 30 a 100 cm, è di tipo limoso?calcareo e poggia su un conglomerato marnoso. Valbona invece è stata modellata anticamente dal ritiro di ghiacciai e più tardi dall'opera del torrente Scorzai. Scavando nella roccia porfirica (origine vulcanica) si sono originati dei terreni sabbiosi dal colore bruno scuro, ricchi di scheletro (ciottoli arrotondati).
PIANTE PER ETTARO 6200 ceppi per ettaro a Cembra, dove gli impianti sono a rittochino (seguono la linea di massima pendenza, che raggiunge nel nostro caso il 50%).
VINIFICAZIONE Il metodo di vinificazione in bianco prevede il lavaggio delle uve e la pressatura in atmosfera controllata. Entrambe le tecniche sono state sviluppate in azienda perseguendo l'obbiettivo di evitare l'utilizzo di antiossidanti esogeni e per preservare i caratteri varietali dell'uva stessa (aromi e antiossidanti).
TIPOLOGIA Bianchi
RESA ETTARO 80 q.

Dettagli

Premi

ESPERTO ANNO VOTO
ESPERTO ANNO VOTO
Veronelli2017
Wine Advocated200691
Wine Advocated201587

Recensioni degli utenti:

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Cantina

Nome: Pojer e Sandri
Anno avviamento: 1975
Ettari coltivati: 26
Nome enologo: Mario Pojer
Indirizzo: Via Molini, 4 - Faedo (TN)
Sito web: www.pojeresandri.it

L’Azienda Pojer e Sandri nasce nel 1975 dall’incontro dei giovani Fiorentino Sandri e Mario Pojer. Il primo aveva appena ereditato circa due ettari di vigneto, il secondo si era di recente diplomato enologo alla prestigiosa scuola di enologia di San Michele all’Adige. Questo fortunato connubio prende vita grazie alla volontà comune di produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Il primo vino prodotto fu uno straordinario Palai Müller Thurgau ’75 di eccezionale fragranza e finezza, seguito da uno Chardonnay e da una varietà autoctona quale la Nosiola. Sulla scorta di un successo pressoché immediato, l’Azienda cresce grazie all’acquisizione di nuovi terreni e attualmente la superficie vitata è di 26 ettari, distribuiti su 6 comuni diversi: S. Michele e Faedo più quattro Comuni della Val di Cembra. I vigneti posizionati sulla collina di S. Michele / Faedo, su substrato limoso - calcareo con un’altitudine variabile dai 250 ai 750 mt. s.l.m., sono interessati dalla coltivazione di uve rosse nella parte più bassa e varietà a frutto bianco in quota. I Cabernet con Merlot e Lagrein vanno a costituire il nostro “Rosso Faye”, il vino Top dell’Azienda. Salendo la collina incontriamo via via Nosiola, Traminer, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Nero, per arrivare, al limite dei 700 mt., in Località Palai, alle coltivazioni di Müller Thurgau. Sempre in quota coltiviamo Chardonnay e Pinot Nero con il preciso intento di produrre “bollicine”metodo classico in versione Extra Brut e Rosè Brut. Gli impianti più vecchi, 25-30 anni, ci permettono di puntare più in alto, da essi nascono il Bianco Faye ed il Pinot Nero Rodel-Pianezzi. Fermentazione e invecchiamento in legno maturo. In Val di Cembra, in località Valbona, a Maso Besleri, su terreni molto profondi di origine vulcanica (il famoso porfido) abbiamo impostato un concetto più evoluto, che si stacca dal vino varietale per diventare una cuvèe di 5 vitigni bianchi per il Besler Biank e 5 vitigni rossi per il Besler Ross, vinificati in legno, fusti di età compresa tra i 3 e i 20 anni. Per il Biank in particolare usiamo per il 60%, legno di acacia. Fin dall’inizio alla Cantina, si è sempre affiancata la Distilleria che fu tra le prime a produrre in Trentino, la grappa di monovitigno. Nel 1982 l’impianto della Distilleria, viene sostituito con un distillatore a bagnomaria (modello Zadra), ideale per distillazioni di alta qualità, rinnovato successivamente nel 1993. Per quanto riguarda i distillati, la produzione comprende le grappe, le acquaviti di frutta ed il brandy. Tutti prodotti che nascono rigorosamente da materia prima regionale, gran parte prodotta in azienda tipo vinaccia, mele cotogne, ribes, sambuco, sorbo dell’uccellatore, vino; per la rimanente frutta sono state individuate delle microzone di produzione dove i caratteri qualitativi ed aromatici sono i migliori. Il progetto Brandy parte nel 1986, dopo alcuni viaggi di studio in Francia, in particolare nelle zone del Cognac e dell’Armagnac. Per la prima volta si vinifica dell’uva, con lo scopo di produrre un vino base da distillare e la scelta si orienta su due vitigni locali, la Schiava delle zone più alte della collina di Faedo ed il Lagarino della alta Val di Cembra. Il progetto è ambizioso e indubbiamente oneroso, vista la maturazione del vino distillato per dieci anni in barrique, ma gli anni passano velocemente e la qualità cresce di anno in anno. E così nel 1997 si affaccia sul mercato il primo acquavite “Divino”, vendemmia 1986. L’ultimo nato è: “MERLINO”, ottenuto unendo un mosto di Lagrein parzialmente fermentato di 4 – 5 gradi di alcol con il nostro brandy invecchiato 15 anni. Un successo inaspettato: finalmente un vino italiano da abbinare al cioccolato!