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Descrizione
Pojer e Sandri è una cantina che fin dalla nascita si è segnalata per innovazione e sperimentazione.
Alla base di questo progetto c'era il lavoro e la passione di due amici che volevano produrre vini di pregio tra la Valle dell'Adige e la Valle di Cembra.
Precursori in tanti campi, sono stati fra i primi a commercializzare lo Chardonnay nel 1979 e tra i primi a stupire con la produzione di Sauvignon Blanc.
Tutto il processo produttivo è all'insegna della sostenibilità tramite l'eliminazione di pesticidi di sintesi, diserbanti e la creazione di particolari strumenti che permettono di agire il meno possibile sull'uva. Tra questi una dei più interessanti è una sorta di "jacuzzi" che permette una pulire le uve per eliminare i residui dei trattamenti.
Il Traminer Aromatico 2018 realizzato da questa cantina esprime tutta la piacevolezza del vitigno Gewürztraminer.
Le uve vengono vinificate in bianco dopo essere state lavate e pressate in atmosfera controllata, mediante due processi sviluppati in azienda che permettono di non utilizzare antiossidanti esogeni.
Bianco da apprezzare quando è giovane, dal buon corpo e ben strutturato.
Giallo, sfumato d'oro brillante.
Dal profumo floreale (rosa), aromatico, fruttato (mela, banana, pesca, albicocca).
Di sottofondo si avvertono note piacevoli di cannella e di chiodi di garofano. Al gusto è piacevolmente grasso, untuoso, fragranza e sapidità lo contraddistinguono e lo rendono molto equilibrato.
È un vino ottimo da aperitivo e da incontro, bene si adatta a piatti di pesce con salse morbide, con crostacei a carne dolciastra come scampi, gamberoni, astici, aragoste.
Dettagli
ANNO | 2019 |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | "Pergoletta trentina aperta" |
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ALCOL | 13.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | DOC Trentino |
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TEMPERATURA | 12-14 |
UBICAZIONE | Coveli, Valbona |
TERRENO | Faedo si trova tra la formazione permiana della piattaforma porfirica (roccia vulcanica) e i depositi werfeniani di arenarie, siltiti, marne, calcari e dolomie. Il terreno è variabile in profondità da 30 a 100 cm, è di tipo limoso?calcareo e poggia su un conglomerato marnoso. Valbona invece è stata modellata anticamente dal ritiro di ghiacciai e più tardi dall'opera del torrente Scorzai. Scavando nella roccia porfirica (origine vulcanica) si sono originati dei terreni sabbiosi dal colore bruno scuro, ricchi di scheletro (ciottoli arrotondati). |
PIANTE PER ETTARO | 6000 viti per ettaro a Faedo e guyot con 6200 ceppi per ettaro a Cembra. |
VINIFICAZIONE | Il metodo di vinificazione in bianco prevede il lavaggio delle uve e la pressatura in atmosfera controllata. Entrambe le tecniche sono state sviluppate in azienda perseguendo l'obbiettivo di evitare l'utilizzo di antiossidanti esogeni e per preservare i caratteri varietali dell'uva stessa (aromi e antiossidanti). |
TIPOLOGIA | Bianchi |
RESA ETTARO | 80 q. |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Veronelli | 2017 | ![]() |
Wine Advocated | 2006 | 90 |
Wine Advocated | 2015 | 88 |
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Cantina
Nome: Pojer e Sandri
Anno avviamento: 1975
Ettari coltivati: 26
Nome enologo: Mario Pojer
Indirizzo: Via Molini, 4 - Faedo (TN)
Sito web: www.pojeresandri.it
LAzienda Pojer e Sandri nasce nel 1975 dallincontro dei giovani Fiorentino Sandri e Mario Pojer. Il primo aveva appena ereditato circa due ettari di vigneto, il secondo si era di recente diplomato enologo alla prestigiosa scuola di enologia di San Michele allAdige. Questo fortunato connubio prende vita grazie alla volontà comune di produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dellAdige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Il primo vino prodotto fu uno straordinario Palai Müller Thurgau 75 di eccezionale fragranza e finezza, seguito da uno Chardonnay e da una varietà autoctona quale la Nosiola. Sulla scorta di un successo pressoché immediato, lAzienda cresce grazie allacquisizione di nuovi terreni e attualmente la superficie vitata è di 26 ettari, distribuiti su 6 comuni diversi: S. Michele e Faedo più quattro Comuni della Val di Cembra. I vigneti posizionati sulla collina di S. Michele / Faedo, su substrato limoso - calcareo con unaltitudine variabile dai 250 ai 750 mt. s.l.m., sono interessati dalla coltivazione di uve rosse nella parte più bassa e varietà a frutto bianco in quota. I Cabernet con Merlot e Lagrein vanno a costituire il nostro Rosso Faye, il vino Top dellAzienda. Salendo la collina incontriamo via via Nosiola, Traminer, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Nero, per arrivare, al limite dei 700 mt., in Località Palai, alle coltivazioni di Müller Thurgau. Sempre in quota coltiviamo Chardonnay e Pinot Nero con il preciso intento di produrre bollicinemetodo classico in versione Extra Brut e Rosè Brut. Gli impianti più vecchi, 25-30 anni, ci permettono di puntare più in alto, da essi nascono il Bianco Faye ed il Pinot Nero Rodel-Pianezzi. Fermentazione e invecchiamento in legno maturo. In Val di Cembra, in località Valbona, a Maso Besleri, su terreni molto profondi di origine vulcanica (il famoso porfido) abbiamo impostato un concetto più evoluto, che si stacca dal vino varietale per diventare una cuvèe di 5 vitigni bianchi per il Besler Biank e 5 vitigni rossi per il Besler Ross, vinificati in legno, fusti di età compresa tra i 3 e i 20 anni. Per il Biank in particolare usiamo per il 60%, legno di acacia. Fin dallinizio alla Cantina, si è sempre affiancata la Distilleria che fu tra le prime a produrre in Trentino, la grappa di monovitigno. Nel 1982 limpianto della Distilleria, viene sostituito con un distillatore a bagnomaria (modello Zadra), ideale per distillazioni di alta qualità, rinnovato successivamente nel 1993. Per quanto riguarda i distillati, la produzione comprende le grappe, le acquaviti di frutta ed il brandy. Tutti prodotti che nascono rigorosamente da materia prima regionale, gran parte prodotta in azienda tipo vinaccia, mele cotogne, ribes, sambuco, sorbo delluccellatore, vino; per la rimanente frutta sono state individuate delle microzone di produzione dove i caratteri qualitativi ed aromatici sono i migliori. Il progetto Brandy parte nel 1986, dopo alcuni viaggi di studio in Francia, in particolare nelle zone del Cognac e dellArmagnac. Per la prima volta si vinifica delluva, con lo scopo di produrre un vino base da distillare e la scelta si orienta su due vitigni locali, la Schiava delle zone più alte della collina di Faedo ed il Lagarino della alta Val di Cembra. Il progetto è ambizioso e indubbiamente oneroso, vista la maturazione del vino distillato per dieci anni in barrique, ma gli anni passano velocemente e la qualità cresce di anno in anno. E così nel 1997 si affaccia sul mercato il primo acquavite Divino, vendemmia 1986. Lultimo nato è: MERLINO, ottenuto unendo un mosto di Lagrein parzialmente fermentato di 4 5 gradi di alcol con il nostro brandy invecchiato 15 anni. Un successo inaspettato: finalmente un vino italiano da abbinare al cioccolato!