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Descrizione
Rosso rubino brillante.
Speziato e varietale con caratteristiche fragranze del nostro territorio.
Fresco in bocca con note di erba e spezie fresche. Fini i tannini supportati da una buona acidità. Un vino conviviale fresco e dinamico!
Ideale con pasta e risotti, arrosti di pesce e carne, esaltante accompagnamento di formaggi e legumi.
Dettagli
ANNO | 2018 |
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VITIGNI | Nero d'Avola, Syrah |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | Controspalliera a cordone speronato. |
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ALCOL | 13.00 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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RACCOLTO | A mano nella seconda decade di Settembre. |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | IGT Terre Siciliane |
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TEMPERATURA | 16-18 |
UBICAZIONE | Noto (SR) |
TERRENO | Calcareo su substrato di marne e trubi. |
AFFINAMENTO | In acciaio. |
PIANTE PER ETTARO | 4200 |
VINIFICAZIONE | Macerazione per circa 10 giorni a temperatura controllata. |
DECANTAZIONE | 1 ora |
TIPOLOGIA | Rossi |
Dettagli
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Cantina
Nome: Tenuta La Favola
Indirizzo: C.da Buonivini - Noto (SR)
Sito web: http://www.tenutalafavola.it/
Nella prima metà del 1800 il bisnonno Giuseppe Di Natale si trasferisce da Siracusa a Pachino e acquista diverse proprietà tra cui il fondo Buonivini, una collina coltivata a vigneti di Nero dAvola, olivi e carrubi su cui sorge una masseria attrezzata di impianto di vinificazione e oleificio. Le uve vengono vinificate presso i palmenti di Buonivini, con i carretti il vino viene poi trasportato nei depositi di Marzamemi e qui imbarcato sui bastimenti a vela della famiglia per il commercio con lInghilterra attraverso Malta e con i mercati italiani attraverso Genova. Tra la fine dell800 e gli inizi del 900 lazienda è fiorente e la masseria è già un punto di riferimento fondamentale per la zona che viene indicata sulle cartine come Case di Natale. Qui confluiscono, nel periodo di vendemmia, fino a 50 operai provenienti dallaltopiano ragusano. A fine secolo Giuseppe Di Natale crea a Pachino col partner Antonna uno scagno, un centro in cui i mediatori, per mezzo dei sensali, si procurano il vino richiesto dai grandi commercianti del Nord. In questo periodo nasce la società Di Natale-Antonna per il commercio del vino, di cui il bisnonno resta presto unico proprietario. La Rivista commerciale industriale ed agricola della Sicilia del 1903 la elenca tra le attività commerciali più rappresentative della zona. Nel 1908 Buonivini passa nelle mani del figlio Don Corrado, uomo di grande equilibrio e carisma come attestano le numerose dichiarazioni di stima pubblicate, anche sotto forma di poesie, da chi lavora con lui. Nel 1936, in seguito alla forte crisi dei mercati, i prezzi delle uve e del vino crollano e gli scagni ne approfittano per immagazzinare ingenti quantità di prodotto. I contadini ridotti alla fame insorgono bruciando il dazio e saccheggiando tutti gli scagni tranne quello di Don Corrado, unico, tra tutti i commercianti, ad essersi rifiutato di soffocare i contadini acquistando il vino a basso prezzo. Allazienda si aggiungono in questo periodo altri terreni ad alta vocazione vinicola. Nel 1949, ancora in vita Don Corrado, fondo Buonivini passa come bene dotale alla figlia Maria, che insieme al marito Avvocato Angelo Gurrieri condivide la grande passione per la campagna. Lazienda subisce profonde trasformazioni: viene incrementata la superficie vitata a Nero dAvola, vengono ampliati palmento e cantina con una capienza di circa 1200 ettolitri e viene acquistata la Gisira sulla quale, dopo rilevanti interventi di bonifica, vengono impiantati agrumeti e vigneti. In questi anni la vendita dellolio e del vino avviene direttamente in azienda. Intorno agli anni 80 anche la viticoltura della zona risente della crisi del mercato del vino. E un periodo di grande fermento durante il quale le tradizionali colture (vino, olio e carrube) vengono sostituite dalla serricoltura. Maria e Angelo Gurrieri, supportati dal figlio Corrado agronomo, si impegnano a non tradire la tradizionale vocazione dei terreni e anzi incrementano la superficie vitata impiantando 5 ettari di vigneto a Moscato bianco per la produzione del DOC Moscato di Noto, acquistano un impianto fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile. Nel 1990 i coniugi Gurrieri cedono la titolarità dellazienda Buonivini al figlio Corrado che, incoraggiato dalla moglie Valeria, attua una strategia di ristrutturazione aziendale a medio e lungo termine.