Descrizione
Dettagli del vino
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Colore
Rosso rubino.

Olfatto
I profumi si dipanano fragranti su note floreali e fruttate.

Gusto
Succoso e di facile beva, non rinuncia mai a freschezza, equilibrio e piacevolezza.

Abbinamenti
Carni rosse alla brace.
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Caratteristiche
ANNO | 2021 |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | Cordone speronato |
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ALCOL | 14.00 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
Informazioni
CLASSIFICAZIONE | DOCG Chianti |
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TEMPERATURA | 16-18 |
UBICAZIONE | Castiglion Fibocchi (AR) |
TERRENO | Calcareo, argilloso, ricco di limo con ciottolo di fiume. |
AFFINAMENTO | In vasche d'acciaio. Affinamento in bottiglia: 2 - 3 mesi. |
PRODUZIONE ANNUA | 13000 |
PIANTE PER ETTARO | 6.666 |
VINIFICAZIONE | Fermentazione a temperatura controllata per 10 giorni seguita da una macerazione di 5 giorni. |
DECANTAZIONE | 1 ora |
TIPOLOGIA | Rossi |
RESA ETTARO | 50 quintali per ha |
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Cantina
Nome: Tenuta Sette Ponti
Anno avviamento: 1998
Ettari coltivati: 55
Nome enologo: Team di tecnici e consulenti
Indirizzo: Via Sette Ponti, 71 - Castiglion Fibocchi (AR)
Sito web: www.tenutasetteponti.it
La Tenuta Sette Ponti si trova nel cuore del Chianti, in un suggestivo angolo di Toscana non lontano da Arezzo: è una delle proprietà della famiglia Moretti fin dagli anni 50 quando larchitetto Alberto Moretti, attirato nella zona dalla ricchissima riserva di caccia e dalla selvaggina ivi presente (daini, cinghiali, fagiani, lepri e perfino cervi dal manto giallo), acquista i primi 50 ettari direttamente dalle principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia dAosta, figlie di del Duca Amedeo d'Aosta. A loro volta le due Principesse avevano acquistato la proprietà dal Gran Duca Leopoldo d'Asburgo, cui si deve la nascita della Vigna di Pallino a fine 1800. La vigna più antica risale al 1935 ed è da sempre chiamata Vigna dell'Impero: fu impiantata da Sua Altezza Reale Duca Amedeo d'Aosta, vice re d'Etiopia, e così chiamata per ricordare la vittoria della guerra d'Africa e la nascita dell'Impero Coloniale Italiano con la conquista dell'Abissinia. A tal fine il Duca incaricò lo zio Sua Altezza Reale Conte di Torino Emanuele Filiberto, Generale Designato d'Armata e Generale di Cavalleria, di seguire personalmente i lavori al fine di realizzare nel più breve tempo possibile la vigna. I lavori procedettero non senza difficoltà, a causa di un dislivello del 30% che costrinse ad un riempimento del terreno e ad un suo successivo terrazzamento, tuttora visibile, e terminarono nel 1939.