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Descrizione
"Noi ascoltiamo l'uva, odoriamo la terra, accarezziamo la vigna"...queste parole di Fabio e Dino Costantino racchiudono tutta la passione della loro Azienda.
Oggi la loro scommessa è quella di portare DeAetna sulle tavole di tutto il mondo.
Il DeAetna Etna Rosso è formato per il 90% da Nerello Mascalese e 10% Nerello Cappuccio ottenuti da agricoltura biologica.
Dopo la fermentazione malolattica il vino affina in acciaio e in tonneaux di rovere e quindi in bottiglia.
Il nome DeAetna, ispirato al titolo di un opuscolo latino datato 1494, esprime la sacralità dell’universo enologico.
Scritto in forma di dialogo, il testo narra dell’ascensione sulla cima del vulcano da parte di uno scrittore veneziano, Pietro Bembo, al ritorno dal suo soggiorno a Messina presso Costantino Lascaris.
La descrizione e lo studio dell’Etna e della sua attività attribuiscono al DeAetna classicità e misticismo storico, attestando il vino etneo quale momento più intellettuale dell’incontro a tavola.
Rubino luminoso e trasparente.
Panorama olfattivo tipicamente mediterraneo che si svela con piccola frutta di rovo, arbusti di lentisco con fiori e bacche, finocchiella selvatica sullo sfondo lavico impreziosito dai cenni balsamici di pepe di Sichuan.
Ottimo equilibrio fresco glicerico, tannini vellutati e lunga chiusura intensamente sapida.
Perfetto con piatti dell cucina mediterranea e carni rosse.
Dettagli
ANNO | 2019 |
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VITIGNI | 10% Nerello Cappuccio, 90% Nerello Mascalese |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | Spalliera e ad alberello e cordone speronato. |
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ALCOL | 13.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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RACCOLTO | Manuale, primi 15 giorni di Ottobre. |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | DOC Etna |
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TEMPERATURA | 16-18 |
UBICAZIONE | Contrada Blandano - Viagrande (CT) |
TERRENO | Sabbie di matrice vulcanica. |
AFFINAMENTO | Dopo la fermentazione malolattica il vino ana in acciaio e in tonneau di rovere e quindi in bottiglia. |
PRODUZIONE ANNUA | 25000 |
PIANTE PER ETTARO | 6500 |
VINIFICAZIONE | Le uve sono diraspate e avviate alla fermentazione - macerazione per circa dieci giorni. Durante la macerazione vengono eseguiti dei brevi rimontaggi. |
DECANTAZIONE | 1 ora |
TIPOLOGIA | Rossi |
RESA ETTARO | 50-60 q |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Gambero Rosso | 2016 | ![]() |
Veronelli | 2015 | ![]() |
Bibenda | 2016 | ![]() |
James Suckling | 2016 | 93 |
James Suckling | 2017 | 93 |
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Cantina
Nome: Terra Costantino
Anno avviamento: 1975
Ettari coltivati: 10
Nome enologo: Luca D'Attoma
Indirizzo: Via G. Garibaldi, 417 - Viagrande (CT)
Sito web: www.terracostantino.it
In Contrada Blandano il vino si fa sin dai tempi della colonizzazione greca e si è sviluppato sotto i romani, che hanno lasciato in eredità i palmenti, quelle strutture che in epoca così lontana già usavano la gravità come mezzo per i numerosi passaggi necessari alluva per divenire vino. Nella piccola tenuta della famiglia Costantino rimane un palmento che reca iscrizioni risalenti al 1699 a testimonianza di unattività secolare. Attività questa dedita allauto sostentamento sino ad anni recenti, quando Dino decide di mutare percorso indirizzandosi verso la qualità, seguito poi anche dal figlio Fabio allinsegna dellattaccamento al territorio così espresso: Noi ascoltiamo luva, odoriamo la terra, accarezziamo la vigna. Quando picchia il sole, quando le notti fredde soffiano sui tralci, quando cambiano i colori delle foglie, noi ci siamo. Il vino, però, non lo facciamo noi. Il vino, quassù, lo fa lEtna. E nel rispetto di questo assioma è stato scelto il protocollo biologico per condurre il corpo unico di circa 10 ettari, tra i 450 e i 550 metri di altitudine, in Contrada Blandano che costituisce il patrimonio aziendale. Suoli vulcanici su cui sono ammessi solo vitigni etnei, con i due Nerello a bacca rossa e Carricante e Catarratto per le bianche. Gli impianti più vecchi sono ad alberello, con densità intorno agli 8000 ceppi per ettaro, che diminuiscono a circa 4000 per gli impianti più recenti a cordone speronato. In cantina lavvento di Luca DAttoma ha dato ulteriore impulso alla ricerca della qualità, propendendo per la tradizionale botte grande per i due Blandano, che purtroppo si fanno attendere con la nuova annata dopo la bella prestazione sostenuta, per entrambi, con la 2014. Viene usato, invece, solo lacciaio per il bianco e il rosato, e cemento e tonneau per il rosso della linea DeAetna. Questo nome tende a indicare una filosofia prima che un vino, infatti è tratto dal titolo di un libello del 1496, in cui il futuro cardinale Pietro Bembo disserta della conformazione del vulcano dopo un viaggio in terra di Sicilia.