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Descrizione
Una realtà giovane ed a gestione famigliare che nasce nel 1999 con la convinzione che il binomio qualità del vino e genuinità è sinonimo di successo. Partendo da questo presupposto il vigneto è stato convertito in produzione biologica che si estende per circa 21 ettari.
Uno dei gioielli di casa è il Cerasuolo D'Abruzzo Rosa-ae caratterizzato da un colore rosso brillante, un gusto morbido con una leggera acidità ed un profumo che ricorda fragola e ciliegia. Si abbina con antipasti all'italiana, zuppe e carni bianche.
Tipico rosso ciliegia brillante, arricchito da vivaci riflessi violacei e da percezioni visive di buona consistenza.
Profumi freschi e persistenti, di fragola, melograno e ciliegia, impreziositi da eleganti sentori floreali tra i quali in bella evidenza la rosa.
Il buon volume in bocca è caratterizzato da ottimo equilibrio tra la morbidezza, legata anche alla sostenuta componente alcolica, e la viva componente acida e minerale, che rendono lunga la persistenza in bocca e stimolante il finale.
Flessibilità negli abbinamenti, rendendolo idoneo ad accompagnare antipasti misti all'italiana, primi piatti salsati, zuppe di legumi e cereali, carni bianche ed elaborazioni di pesce. Ideale sul brodetto alla vastese.
Dettagli
ANNO | 2019 |
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SISTEMA DI ALLEVAMENTO | Pergola abruzzese, Cordone speronato. |
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ALCOL | 13.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | DOC Cerasuolo d'Abruzzo |
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TEMPERATURA | 10-12 |
UBICAZIONE | Loreto Aprutino (PE) |
TERRENO | Argilloso-calcareo. |
AFFINAMENTO | In acciaio. |
PIANTE PER ETTARO | 1600-5300 |
VINIFICAZIONE | Acciaio, metà salasso dei rossi dopo premacerazione a freddo, metà pressatura diretta leggerissima delle uve non diraspate. |
TIPOLOGIA | Rossi |
RESA ETTARO | 70 hl |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Gambero Rosso | 2018 | ![]() |
Veronelli | 2017 | ![]() |
Veronelli | 2018 | ![]() |
Bibenda | 2017 | ![]() |
Bibenda | 2018 | ![]() |
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Cantina
Nome: Torre dei Beati
Anno avviamento: 1999
Ettari coltivati: 21
Nome enologo: Fausto Albanesi
Indirizzo: C.da Poggioragone, 56 - Loreto Aprutino (PE)
Sito web: www.torredeibeati.it
Il nome dellazienda deriva da un particolare di un grande affresco del 1400, che si trova nella locale chiesa di S. Maria in Piano. Nella preziosa raffigurazione del Giudizio Universale, la torre dei beati rappresenta il traguardo finale a cui, con grandi sforzi e attraverso difficili prove, tendono le anime appena transitate nellaldilà. In questa parabola si rispecchia il principio ispiratore della nostra attività, che si basa sulla volontà di esprimere, attraverso attentissime selezioni in vigna e in cantina, il meglio dei vitigni autoctoni che coltiviamo nel territorio particolarmente vocato di Loreto Aprutino. La nostra azienda, a gestione familiare, nasce nel 1999, quando decidiamo di prendere in gestione il vigneto coltivato per tanti anni dal papà Rocco. Convinti dellimpossibilità di disgiungere il concetto di qualità di un vino da quello della sua genuinità, convertiamo subito il vigneto al metodo biologico, ed e del 2000 la nostra prima bottiglia. Al primo nucleo produttivo, localizzato al pianterreno delle vecchia casa rurale al centro del vigneto, si aggiungono successivamente una bottaia per la maturazione dei vini e una nuova cantina di produzione. Contemporaneamente la nostra gamma di prodotti si amplia con lo studio di variazioni significative sul tema del Montepulciano, affiancato successivamente da nuovi vigneti di Pecorino e di Trebbiano. Coltiviamo 21 ettari a Loreto Aprutino, tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare, a 25 chilometri dallAdriatico, sui primi contrafforti collinari, di natura argilloso-calcarea, che chiudono la valle del torrente Tavo innalzandosi verso i 3000 metri del Gran Sasso dItalia, la cima più alta degli Appennini. La particolare posizione fa sì che la vigna risenta costantemente durante il giorno dellaria temperata proveniente dal mare, e la notte, soprattutto nellultimo mese di maturazione, del freddo che scende dalla montagna, già a settembre imbiancata di neve. La pergola abruzzese rappresenta il tipo di impianto dei vigneti più vecchi, mentre a spalliera ad alta densità vengono realizzati gli impianti più recenti. Le pratiche agronomiche variano in funzione del tipo di impianto, delle caratteristiche del vitigno, e della singola particella di terreno, avendo sempre come obiettivo la ricerca di un naturale equilibrio vegeto-produttivo orientato allottenimento di quantità limitate. La vendemmia avviene esclusivamente con passate successive di raccolta scalare, selezionando ogni volta su ogni pianta solo i grappoli perfettamente sani e maturi, e lasciando gli altri a guadagnare una maggiore concentrazione fino alla raccolta successiva. La coltivazione avviene con metodi biologici, certificati secondo le leggi europee.