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Descrizione
Splendida veste paglierino con netti riverberi dorati.
Ventaglio olfattivo che si apre ad una raffinata compattezza aromatica composta da fresia bianca, magnolia, susina gialla matura, gelso bianco, ananas, pescanoce, confetto alla mandorla, fieno, erba tagliata, tiglio, timo, maggiorana, malva, sbuffi di basilico, finocchietto selvatico e sfumature minerali.
Assaggio morbido, avvolgente e di bella soddisfazione che presenta un buon corpo, di decisa freschezza e puntellato da continua sapidità. Finale persistente nelle sensazioni fruttate e vegetali.
Rana pescatrice in salsa allo zafferano e limone.
Dettagli
ANNO | 2019 |
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ALCOL | 13.50 |
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FORMATO | 0,75 L Standard |
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Dettagli
CLASSIFICAZIONE | DOCG Fiano di Avellino |
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TEMPERATURA | 10-12 |
UBICAZIONE | Montefredane (AV) |
AFFINAMENTO | 10 mesi in acciaio. |
PRODUZIONE ANNUA | 6600 |
TIPOLOGIA | Bianchi |
Dettagli
ESPERTO | ANNO | VOTO |
Gambero Rosso | 2015 | ![]() |
Gambero Rosso | 2017 | ![]() |
Veronelli | 2017 | ![]() |
Veronelli | 2018 | ![]() |
Bibenda | 2015 | ![]() |
Bibenda | 2017 | ![]() |
Bibenda | 2018 | ![]() |
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Cantina
Nome: Villa Diamante
Anno avviamento: 1996
Ettari coltivati: 3
Nome enologo: Vincenzo Mercurio
Indirizzo: Via Toppole, 16 - Montefredane (AV)
Il nome di Villa Diamante è strettamente legato a quello di Antoine Gaita, figura centrale nella valorizzazione del vino bianco irpino, biochimico esperto e sperimentatore, recentemente scomparso. Antoine, da fine conoscitore dei processi di vinificazione, fondò l'azienda nel 1996 assieme alla moglie Diamante Renna sulla collina di Montefredane, nella provincia di Avellino: un paesaggio pieno di fascino, caratterizzato da forti pendenze e da panorami incantevoli. Le vigne, situate a circa 400 metri di quota, sono condotte a regime biologico, nel pieno rispetto della natura e di una pratica agronomica tradizionale che concede all'uomo interventi minimi. Il suolo è profondo, ricco di argilla, pietre e antichi lapilli provenienti dalle eruzioni del Vesuvio, eccezionalmente vocato ai vitigni a bacca bianca. Anche in cantina il lavoro è basato più sull'osservazione che sull'intervento umano: fermentazioni spontanee, nessuna operazione di chiarifica o di filtraggio, lunghe permanenze in acciaio. Il lungo contatto con le fecce, prima di diventare una moda, è stato praticato a Villa Diamante sin dalle origini e ha rappresentato una grande novità in tutta l'Irpinia. I vini prodotti sono dotati di una cifra stilistica originalissima, centrata sulla ricerca di maturità e densità interna, frutto di metodi di produzione artigianali e puntuali e lunghi invecchiamenti. Si tratta di vini legati al nome di Fiano di Avellino, insigniti di premi e menzioni e oramai divenuti leggenda, grazie soprattutto a quella notevole potenza al palato che li rende competitivi con i migliori vini bianchi di tutto il mondo, espressione di una poetica fondata sulla ricchezza degli aromi ma anche sulla profondità del gusto.